Roaming: da giugno si potrà telefonare e navigare in Europa con la tariffa nazionale (ma solo per 90 giorni)

Roaming in Europa

Roaming in Europa

Oggi la Commissione Europea ha reso note le direttive “finali” sul roaming all’interno degli Stati membri dell’Unione Europea. Tali direttive stabiliscono che dal prossimo giugno (per la precisione dalla seconda metà del mese) gli operatori telefonici dovranno garantire ai propri clienti tariffe uguali a quelle nazionali per le telefonate e la navigazione web quando viaggiano all’estero.

In pratica è stato sancito il principio secondo cui una telefonata da Milano a Roma non può costare di più rispetto a quella che si effettua quando ci si sposta a Parigi e si vuole chiamare la capitale d’Italia. Stesso discorso per il traffico dati, che non dovrà subire sovrapprezzi quando ci si reca in uno dei Paesi dell’Unione Europea e si necessita di navigare in internet con il proprio smartphone.

Era l’ultimo pezzo del puzzle. Dal 15 giugno gli europei potranno viaggiare nella Ue senza tariffe di roaming e gli operatori potranno continuare a competere per fornire le offerte più attraenti per i loro mercati nazionali.

C’è un però. Al fine di evitare abusi da parte degli utenti, la Commissione Europea ha deciso che gli operatori potranno aumentare, entro certi limiti, le tariffe del roaming se una propria SIM viene utilizzata all’estero per più di 90 giorni. Questo dovrebbe impedire ai cittadini UE di sottoscrivere SIM e tariffe low cost di provider di altri Paesi europei e di conseguenza scongiurare una guerra commerciale tra i gestori telefonici che, a quanto pare, nessuno vuol far scoppiare.

Pertanto, quando ci recheremo in uno dei Paesi dell’Unione Europea per vacanza o per lavoro potremo chiamare, inviare SMS e navigare sul web al medesimo prezzo proposto in Italia per 90 giorni (gli operatori avranno facoltà di estendere tale periodo). In caso di sforamento di tale lasso di tempo gli operatori potranno applicare un sovrapprezzo pari ad un massimo di 4 centesimi di Euro al minuto per le telefonate, 1 centesimo per SMS e 0,85 centesimi per ogni MB di traffico dati. In gergo queste vengono definite “condizioni di fair use nel roaming” e, secondo la Commissione Europea, dovrebbero accontentare tutti.

Nota: solitamente i piani tariffari “all inclusive” proposti dai gestori nostrani sono limitati, per contratto, alle chiamate e al traffico dati consumato sul territorio nazionale. Pertanto, in caso ci si rechi in un Paese d’Europa si pagherà comunque un extra ma alle stesse condizioni delle tariffe valide per l’Italia.

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