Microsoft brevetta un innovativo sistema di boot Multi-OS per dispositivi mobili

Brevetto Multi-OS boot

Brevetto Multi-OS boot

Nei giorni scorsi Microsoft ha ricevuto l’approvazione da parte dell’United States Patent per la registrazione del brevetto denominato Multi-OS (operating system) boot via mobile device. Da quanto si evince dalla documentazione pubblicata qui, questa nuova invenzione ideata dall’azienda di Redmond prevede l’avvio di determinati livelli del sistema operativo di un dispositivo mobile in modo da fornire all’utente un rapido accesso a specifiche funzionalità.

L’innovazione di questo brevetto sarebbe dunque rappresentata dalla possibilità di avviare solo i servizi o le funzioni del sistema operativo che dovessero servire all’utente al momento del bisogno. Ad esempio, se fosse necessario chiamare un numero di emergenza o semplicemente ascoltare musica o scattare una foto con questo sistema sarà possibile farlo anche se il dispositivo è spento, ovvero richiamando solo le relative funzioni, presumibilmente con la pressione di un tasto dedicato, senza dover attendere il caricamento completo del sistema operativo.

Il bootloader pensato da Microsoft sarebbe anche in grado di avviare solo specifiche parti del sistema operativo, sempre in base alle esigenze dell’utente. Ad esempio, se si necessita di accedere in modo sicuro ad un’applicazione aziendale il sistema potrebbe attivare una maggiore protezione del dispositivo per poi disattivarla quando non più necessaria per risparmiare risorse. In questo caso l’avvio selettivo di parti dell’OS potrebbe avvenire anche in modo automatico in base alla posizione dell’utente, ad una determinata ora o data o all’utilizzo di specifiche funzioni.

Ma non è finita qui. Tutte queste opzioni o personalizzazioni di accesso a specifiche parti del sistema operativo potranno essere memorizzate su cloud in modo da renderle sempre disponibili su tutti i dispositivi compatibili. E chissà che questo non sia il primo passo verso una nuova frontiera, quella dei sistemi operativi non più installati sui dispositivi ma avviabili connettendosi al proprio spazio su cloud.

Ovviamente, tutto quello che avete appena letto è al momento solo teoria. Per vederlo applicato sui nostri dispositivi, sempre se ciò avverrà, dovremmo attendere qualche tempo. Nel frattempo, che ne pensate?



37 Commenti

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