Grafene: la nuova frontiera della tecnologia avanzata potrebbe dare impulso alla crescita economica in Europa

Grafene

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Il progresso nella scienza dei materiali ha fatto passi da gigante nel secolo scorso e una delle più importanti scoperte, che rivoluzionerà il settore delle tecnologie applicate, riguarda il grafene.

Di questo straordinario materiale, costituito da uno strato di carbonio di dimensione di un solo atomo, abbiamo già parlato ampiamente sul Nokioteca blog (vedi qui). Si tratta di un materiale estremamente resistente che potrà avere diversi impieghi e potrebbe costituire la nuova frontiera nella produzione di prodotti di consumo decisamente leggeri, malleabili e sottili, come ad esempio i cellulari.

Se fino a qualche tempo fa il grafene era considerato un materiale del futuro oggi tale materiale è molto più vicino alla nostra portata. Il Consorzio Graphene Flagship Consortium, di cui Nokia è una delle aziende più attive, è infatti stato scelto ed inserito dall’Unione Europea all’interno di un programma che promuove le tecnologie emergenti (FET) e per questo otterrà un investimento di 1 miliardo di Euro nel corso dei prossimi 10 anni.

Questo investimento dell’UE, oltre ad accelerare gli studi e la ricerca sull’impiego del grafene, porterà anche nuovi posti di lavoro e potrebbe anche fornire un impulso alla ripresa economica nel vecchio continente, riportando la produzione e gli investimenti esteri. Sono in Europa, infatti, tutte le più importanti aziende e i centri di ricerca che hanno contribuito alla scoperta e agli studi sugli impieghi del grafene e questo potrebbe costituire un grande vantaggio per l’Europa nei confronti degli altri Paesi del mondo.

Nokia potrebbe sfruttare tutta la propria conoscenza sul grafene, acquisita nel corso degli anni, per la realizzazione di smartphone ultra leggeri, indistruttibili e decisamente versatili. Come avevamo scritto in questo articolo del Nokioteca Blog, tra gli impieghi del grafene c’è anche quello che riguarda uno speciale sensore fotografico di dimensioni molto ridotte ma con potenzialità simili a quelle degli attuali sensori. Questa nuova tecnologia, assieme ai sofisticati algoritmi del PureView, potrebbe essere impiegata nei futuri device Windows Phone 8, e chissà che non la vedremo già applicata sul Nokia EOS di cui vi abbiamo parlato in questo articolo qualche giorno fa. 🙂



3 Commenti

  1. Ludovico
  2. Fab89
  3. bonny

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