Con mobicast potrete trasformare il vostro smartphone in un potente proiettore a distanza, per mostrare live le vostre foto o ciò che viene ripreso dalle due fotocamere integrate (frontale e posteriore) ad amici, parenti e colleghi di lavoro che magari si trovano dall’altra parte del globo.
Il funzionamento è molto simile a quello offerto dall’app di Nokia Photobeamer (vedi qui) che permette di condividere in diretta le proprie foto su un qualsiasi PC o dispositivi connesso in rete. A differenza di quest’ultima però, oltre ad essere compatibile con tutti i device Windows Phone 8, mobicast offre anche la possibilità di mostrare le immagini catturate live dalla fotocamera, trasformando così il cellulare in una vera e propria telecamera, di riprodurre uno Slideshow delle foto di un qualsiasi album e di condividere quelle che eventualmente vengono scattate istantaneamente dallo smartphone.
Affinché tutto ciò possa avvenire basterà invitare il nostro “telespettatore” ad accedere a all’indirizzo http://bit.ly/mcast tramite il proprio browser web e a digitare nell’apposito campo il codice che l’applicazione fornirà per attivare il broadcasting nella modalità pubblica. Se invece si vuole mantenere la propria privacy ed utilizzare il servizio come un semplice proiettore (come con Photobeamer) basterà attivare la modalità privata scansionando il QR Code che verrà visualizzato sempre al suddetto indirizzo.
Mobicast è ancora in versione beta e presenta alcuni piccoli bachi di gioventù. Il file di installazione essere scaricato gratuitamente da tutti i device Windows Phone 8 cliccando il link qui sotto.
Download “Mobicast” s – Scaricato 674 volte – 23,00 B
Una buona alternativa per chi non può scaricare Photobeamer allora 🙂
Bella ma nn ho capito come funziona…
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Siamo in 2
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certo che avere uno smartphone in mano e non conoscere un po di inglese (il tutorial presente nell’app spiega benissimo come funziona…) è piuttosto sconcertante… Anche per questo l’Italia va a picco, troppe capre…
Tra l’altro l’articolo, scritto in italiano, spiega come funziona…
In Italia la crittografia é inutile, é sufficiente scrivere in Inglese… E per la cronaca Alessio ci sono tonnellate di “programmatori” e “ingegneri del software” la fuori che non sanno nulla di Inglese, il che é MOLTO peggio…
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Mi sarei aspettato un commento del genere da un qualsiasi utente non da te oissela, solo perché uno ha lo smartphone non vuol dire che deve conoscere per forza l’inglese. L’Italia non va a picco certo per noi 7 caproni che non conosciamo l’inglese, ma per millemila motivi che é superfluo andare ad elencare qui anche perché li conosciamo tutti! E se non avessi potuto studiare l’inglese? Da te e dalla tua apertura mentale mi aspettavo ben altro.
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L’inglese ormai lo insegnano fin dall’asilo. In secondo luogo è una delle lingue più semplici da imparare.
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I tutorial li leggono il 20% degli utenti. Se lo scrivevano in italiano l’80% non lo leggevano lo stesso. Si fermavano al primo paragrafo, e poi vanno a chiedere su internet o all’amico di turno. Un po come con l’articolo che appunto spiegava, ma tutti si sono fermati al primo paragrafo…i più audaci hanno buttato in occhio al resto, ma senza leggere, solo per vedere se intercettavano qualche frase interessante. E poi sono corsi a scaricare un app. Che non sanno bene cosa fa. E che probabilmente neppure gli serve.
D’altra parte si chiamano smartphone, ma i proprietari di smart mediamente non hanno nulla.
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Diamola su va la’.
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Ha perfettamente ragione Alessio, il problema è proprio l’ignoranza
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