La realizzazione di display flessibili rappresenta un’altra importante e non semplice sfida per le più grandi aziende produttrici di dispositivi mobili, assieme a quella legata al risparmio energetico di cui vi abbiamo parlato in questo articolo. Negli ultimi anni abbiamo visto diversi prototipi dotati di questa nuova tecnologia, tutti però ancora ben lontani da poter essere trasformati in prodotti da immettere sul mercato a causa di limiti che ancora la scienza non è in grado di superare.
Tra i pionieri di questa nuova frontiera che affascina e ammalia tutti noi c’è anche Nokia che già nel lontano 2011, nel corso del Nokia World, aveva mostrato il Nokia Kinetic, un originale smartphone costruito con materiali flessibili (display incluso) capace di rispondere agli input dell’utente con una semplice torsione (vedi qui).
Dopo anni di silenzio Nokia torna a mostrare i risultati delle ricerche e degli studi condotti dai propri ingegneri, in collaborazione con alcuni partner, nel campo dei display flessibili. Il palcoscenico è quello del SID 2014, conferenza accademica sulle “Display Technologies” che si è tenuta a San Diego dal 1 al 6 giugno, dove, assieme alla società Semiconductor Energy Laboratory (SEL), ha fatto vedere due tipi di display capaci di piegarsi senza alcun problema mentre riproducono un video.
Il primo prototipo è dotato di un pannello OLED che può essere piegato in due come un libro mentre il secondo è costituito da un display piegabile in tre parti. Entrambi, quando sono completamente aperti, hanno una diagonale da 5.9 pollici con una risoluzione da 1280 x 720 pixel e 249ppi, e sono stati realizzati utilizzando una struttura denominata “WTC” che combina la tecnologia “light-emitting OLEDs” con filtri di colore inclusi in uno strato di vetro sottilissimo e estremamente flessibile.
Questi due display, si è detto al SID 2014, possono essere piegati più di 100.000 volte senza subire conseguenze e quello pieghevole come un libro può raggiungere un raggio di curvatura fino a 2 millimetri (e fino a 4 millimetri per il display “triplice”).
Il video che vi proponiamo qui sotto mostra il display che si piega in tre parti, e come potrete intuire la strada per includere questa tecnologia negli smartphone o nei dispositivi indossabili è ancora lunga perché fino a quando non si troverà il modo di rendere flessibili anche le altre componenti hardware (schede madri, processori, batterie…) tutto questo rimarrà solo una chimera.
Riguardo alla piegabilitá delle componenti hardware non posso linkarvi l’articolo poiché non ricordo dove l’ ho letto ma c’è un ricercatore che stampa chip funzionanti su carta intrisa di nanoparticelle!!!
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Perché non ho fatto ingegneria elettronica…depressione tra 3..2..1..
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ti capisco!:'(
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Lasciate perdere, veramente.
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Già meglio fare giurisprudenza 😀
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Tutti che si lamentano della propria università!!!! Ahahah ragazzi vi capisco!!:)
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Io faccio ingegneria elettronica siamo distanti anni luce con gli argomenti trattati 😀
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Forse dormo io,ma nell’articolo c’é il video di quello con la piegatura a mo di libro?ho riletto 3 volte ma vedo solo quello a tre
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Non dormi, il video mostra solo il display che si piega in tre parti. Ho provveduto a rettificare la parte finale dell’articolo 😉
Ah ok grazie 🙂
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Bea sta roba chi.me piase
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Io studio ingegneria elettronica.Se può interessarvi, la tecnologia alla quale si fa riferimento é la stessa degli schermi oled,o amoled…in pratica i led e i transistor possono essere fatti con materiali organici(plastica,in pratica) e quindi possono essere resi flessibili ma soprattutto stampati con estrema facilità e a poco prezzo (l’attuale processo per i chip in silicio é alquanto dispendioso e fatto da macchinari costosissimi). Ho seguito vari seminari e conferenze sull’argomento, e posso dirvi che ci sono le competenze anche per stampare transistor,quindi la gran parte delle componenti elettroniche. L’ostacolo principale da superare é che i materiali organici si degradano con il tempo, e quindi non riescono a superare i test di 10000ore di durata per essere messi in commercio.Ma la ricerca promette bene.Spero di essere stato utile e poco noioso 🙂
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Illuminante! 🙂
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Grazie mille!!!!!
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Uno smartphone che diventa tablet..non male
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Alessio … nel titolo c’è un “h” di troppo in pieghano ; Ciao!
Perché Alessio é uno gggiovane 😉
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Il caldo mi sta facendo brutti scherzi! 😉 grazie, ho corretto
Secondo me Alessio ci sta mandando a cagare….e fa bene!
Col caldo così forte ci mancano soltanto i precisini che se ce un h di troppo(nn mi riferisco a Ale71)glielo fanno notare come chissà che.Ottimo lavoro alessio&staff. Ps:mandateli una volta tanto a cagare quelli che si lamentano sempre 😉
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Cavolo! E pensare che hanno fatto a milioni la fila per l’innovazione del lettore d’impronta… -.-”
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Quello serve solo per schedarci tutti !
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kolpa dei ma$$oni della ka$Ta11!!1!!1
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Credo che attualmente la più V avvantaggiata sia samsung visto quanto ha investito negli amoled e che soprattutto gli usa già a livello commerciale
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LG ha investito di più, infatti é più avanti in quanto oled
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Tony stark stiamo arrivando :’}
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Ahahah
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Solo quando avrò la batteria a radioisotopi sarò veramente felice!
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Bella idea quella dello schermo flessibile
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