Microsoft concede a Toyota l’uso in licenza di alcuni suoi brevetti relativi a tecnologie per le “connected cars”

Toyota car

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Microsoft informa di aver siglato un nuovo accordo con Toyota per la concessione in licenza d’uso, non esclusiva, di alcuni dei suoi brevetti legati alle tecnologie per le “connected cars“.

E’ il primo accordo di questo tipo che l’azienda di Redmond stipula con un produttore di automobili, e probabilmente non sarà l’unico dal momento che la strategia di penetrazione nel mercato delle auto connesse decisa da Satya Nadella non vede Microsoft come un player di prima fila bensì come un fornitore, sulle retrovie, delle proprie conoscenze e tecnologie a chiunque fosse interessato ad adottarle.

Questo concetto è stato ribadito, ancora una volta, dal Vice Presidente e Capo della divisione IP Counsel of Intellectual Property di Microsoft, Erich Andersen, con la seguente dichiarazione:

Microsoft non ha intenzione di costruire automobili; stiamo lavorando a stretto contatto con le case automobilistiche per aiutarle a soddisfare le richieste dei clienti, e siamo lieti di annunciare oggi la concessione in licenza della nostra tecnologia brevettata ad uno dei nostri partner, Toyota.

Un portavoce di Toyota ha invece fatto sapere che questa nuova partneship con Microsoft permetterà di innovare più velocemente il mercato delle automobili connesse e renderà più efficiente l’esperienza di guida autonoma delle vetture a marchio Toyota. Sfruttando i brevetti di Microsoft, infatti, le automobili di nuova generazione della casa giapponese saranno in grado di garantire “incredibili risparmi sul carburante e funzioni avanzate per la manutenzione e la sicurezza predittiva”.

I brevetti che Microsoft concederà in licenza a Toyota, frutto di copiosi investimenti in ricerca e sviluppo stanziati in oltre 30 anni, riguardano tecnologie legate alla connettività, lo storage e la sicurezza dei file ma anche l’Intelligenza Artificiale, il riconoscimento vocale e il “motion-sensing” del sistema Kinect. Tutto questo, assieme alla Connected Vehicle Platform basata sul cloud computing, darà la possibilità all’azienda di Redmond di rendere davvero “mobili” i propri servizi e prodotti software. Forse Satya Nadella intendeva proprio questo quando pronunciò il motto “cloud first, mobile first“?

A seguire un video che spiega brevemente la visione di Microsoft delle “connected cars” del futuro.

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9 Commenti

  1. ☏ Davide94
  2. ☏ mariolino
  3. ☏ Mauro
  4. pistu_foghecc
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