I primi PC “Always Connected”, ovvero con modem LTE integrato e processore ARM prodotto da Qualcomm, saranno presto in vendita negli Store dei principali mercati del mondo, inizialmente in USA e poi in altri Paesi. Tra questi c’è l’Asus NovaGo, un laptop 2-in-1 dotato, tra l’altro, di display HD da 13,3 pollici, fino a 8 GB di RAM e fino a 256 GB di memoria interna (UFS 2.0).
Dan Seifert di TheVerge ha provato il suddetto dispositivo nella variante con ben 8 GB di RAM e attraverso questo articolo ha voluto condividere le proprie impressioni sull’esperienza d’uso riscontrata in vari ambiti di utilizzo. In poche parole sostiene che, nonostante la configurazione hardware del dispositivo fosse al top, l’usabilità come computer per la produttività non sia paragonabile a quelle di un PC “tradizionale” con processore Intel.
Sebbene ci siano diversi aspetti positivi, tra cui una batteria di lunga durata e la possibilità di essere sempre connessi alla rete grazie al modem LTE integrato, l’utilizzo di software Win32, checché ne dica Microsoft, è piuttosto “frustrante” dichiara Dan Seifert. Ad esempio, il browser web Chrome può essere tranquillamente installato (a differenza di quanto avvenga con Windows 10 S) ma le prestazioni che offre su Asus NovaGo con processore Qualcomm Snapdragon 835 sono pessime: caricamento delle pagine lento, scrolling scattoso e passaggio tra una scheda e l’altra poco efficiente. L’alternativa è quella di usare Microsoft Edge ma anche questa app, dopo qualche ora di utilizzo, chiede all’utente il riavvio.
Anche Adobe Photoshop non è così prestante come Microsoft aveva dichiarato e dimostrato nel video che vi avevamo proposto in questo nostro articolo pubblicato lo scorso autunno: funziona, ma è molto lento e non garantisce l’esperienza d’uso che ci si aspetta da un software di questo calibro.
La maggior parte delle app preinstallate o scaricabili dal Microsoft Store, continua Seifert nella sua disamina, funzionano correttamente, si aprono velocemente e hanno pochissime differenze rispetto a quelle che girano su PC con processore Intel ma alcune (non specificate) offrono anch’esse un’esperienza frustrante. I software desktop a 64bit, invece, proprio non si installano in quanto Windows on ARM è una piattaforma a 32 bit ma probabilmente in un prossimo futuro ciò sarà possibile grazie ad un sistema di emulazione simile al WOW che Microsoft già impiega in Windows per consentire l’avvio dei software a 64 bit sui computer a 32 bit.
In conclusione, Dan Seifert al momento non si sente di promuovere questa tipologia di dispositivi basati su processore ARM (Qualcomm Snapdragon 835) soprattutto se si fa un uso assiduo di software per la produttività e per uso professionale: i problemi di compatibilità che ha riscontrato nei suoi test sono tanti, troppi, e l’esperienza d’uso che offrono attualmente è paragonabile a quella dei Chromebook di fascia bassa. Per questi motivi consiglia di continuare ad utilizzare PC con processori Intel se si vuole il massimo della potenza e dell’efficienza. Se invece si desidera avere un PC sempre connesso, con una batteria di lunga durata e che sia in grado di avvisare l’utente del ricevimento di nuove mail anche in stand-by (come sullo smartphone), allora quella dei PC Always Connected può essere una soluzione.
Beh ma lo si sapeva già che questi dispositivi non possono raggiungere le prestazioni dei normali pc e tutti eravamo a conoscenza del fatto che molti software non possono essere installati. Nulla di nuovo credo, ma semplicemente una conferma delle evidenti limitazioni prestazionali e di usabilità che quasi tutti su questo blog avevano supposto =)
In realtà Microsoft aveva dichiarato che Windows sui PC con Windows on ARM “funziona come su qualsiasi altro PC”… vedi e ascolta questo video pubblicato sul canale Windows di Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=A_GlGglbu1U
Aveva anche detto che Photoshop gira “egregiamente” sui PC con processore Qualcomm Snapdragon…
@Alessio (oissela)
Infatti. Sarà l’ennesimo fiasco, purtroppo.
@Nino già…in attesa dei mirabolanti dispositivi della concorrenza, che non hanno difetti ma solo features.
@Gianmarc0
Purtroppo temevo che le prestazioni non sarebbero state adeguate, almeno alla prima uscita. Solo questo intendevo dire.
@Alessio (oissela) Emh… ma scusa ma quando avrei citato Microsoft? Va beh, grazie per la condivisione del video =)
@Jackob nel tuo precedente commento hai scritto “tutti eravamo a conoscenza”… Tutti chi? Tutti tranne Microsoft… E l’utente medio che crede in quello che Microsoft gli dice e mostra è incluso anche lui in tutti??
@Alessio (oissela) mi dispiace che tu abbia capito male. Probabilmente mi sarei dovuto esprimere meglio, ma il “tutti” é collegato al “tutti” di fine commento che fa riferimento agli utenti di questo blog. Infatti ho usato il verbo “eravamo” per indicare proprio noi di windowsteca non il mondo intero, Microsoft o l’utente medio in generale; infatti poi ho ripreso lo stesso verbo nelle ultime righe =)
@Jackob sappi che gli utenti di questo blog non sono solo quelli che commentano. Anzi, la stragrande maggioranza di chi ci segue lo fa silenziosamente.
@Alessio (oissela) ecco bravo erano proprio gli utenti non silenziosi a cui mi riferivo. Ovvio che ci siano anche quelli “silenziosi”, ma per me nel commento non centravano. Sono contento di essermi riuscito a farmi capire =)
@Jackob. …il video risale a dicembre 2016, il pc era un prototipo con Snapdragon 820 e W10 al massimo con AU. In effetti il SO rendeva bene, come si vede nel filmato Oggi c’è lo Snap 835 che è più potente, ma in emulazione x86 i vantaggi sono ridotti. W10 invece ha avuto CU e FCU. Se hanno già implementato tutte le funzioni di questi due aggiornamenti, il SO si è appesantito e lo Snap 835, se fa girare Photoshop x86 in emulazione, spreca potenza per emulare e così non riesce a controbilanciare appesantimento del SO. Se Adobe si decide a impacchettare Photoshop in un app nativa Arm64 la musica cambia, e di molto. MS non ha lanciato WoA perché emuli a vita software x86 a 32 bit, ovviamente auspicano che vengano fuori app native i convertite Arm64. Per i driver nulla di diverso rispetto al rilascio di nuove major release di Windows, all’inizio molti driver non ci sono, poi arrivano. Non ero ottimista per via dei primi benchmark (ce ancora tanto lavoro) e per via delle motivazioni condivisibili che hanno portato Dell a non aderire al progetto. Non lo sono nemmeno adesso perché convincere gli sviluppatori a mettere mano alle app per modificarle è difficile, e se al lancio lo store non è ben fornito di app e “software” famosi e performanti (Arm64), il “coso” diventa meno appetibile…
Un altro flop
Se la piattaforma si chiama Arm64 Windows dovrebbe essere stato ricompilato a 64 bit. Se invece WoA è un SO a 32 bit, come dice il post, vuol dire che hanno preso Windows RT (che era x Arm a 32 bit) e gli hanno dato un “sistemata”. In quest’ultimo caso non si capirebbe perché hanno impiegato più di un anno per metterlo a punto. Potrebbe essere, invece, che Windows sia stato riscritto da capo a 64 bit per Arm (e questo giustificherebbe i tempi lunghi), ma di fatto le app a 64 bit native per WoA in pratica non esistono ancora, a parte forse Edge (che infatti funziona bene) o altre app di software MS, se vogliono farle. Per il resto credo che il software di un “normale” pc va solo in emulazione e funziona bene se era x86 a 32 bit (alias… vecchie versioni!) perché nuove versioni per Windows a 64 bit Intel/Amd non possono nemmeno essere emulate, per ora. Comunque, progetto acerbo che impone il rimettere mano al software o alle app da parte di software house e sviluppatori ….. della serie chi glielo fa fare!
@Vito. …per la precisione: il software x86 a 32 bit in emulazione… funziona bene per modo di dire. Come fa notare il post e la “prova su strada” dell’articolo originale, il tutto è lento (sempre di emulazione si tratta) e impegnativo per la Cpu, infatti i numeri stratosferici di durata della batteria, lavorando per lo più in emulazione, non esistono. Il tester con un uso lavorativo non è andato oltre le 12 ore, sempre meglio delle 7 con pc Intel ma molto lontano delle 24 promesse da Qualcomm…
Ennesimo fail che incentiverà la fuga di Microsoft dal settore consumer (alleluia!).
Bello scempio di azienda inutile è, ma in fondo piace per questo (almeno riesce a far ridere, ed è già una cosa ahahaha).